La decisione di proporre una sedazione palliativa in pazienti con sintomi refrattari è un atto complesso che coinvolge l’intero team assistenziale non solo del Centro di Cure Palliative ma anche di molte altre realtà assistenziali. Le componenti cliniche, etiche, psicologiche, sociali, relazionali di una simile decisione richiedono un percorso di consapevolezza di tutti gli attori. Il quadro è già complesso in partenza come dimostra il fatto che anche la Società Europea di Cure Palliative (EAPC) ha dovuto rinunciare a realizzare delle linee guida europee in proposito.
Se poi, ad un quadro così complesso si uniscono le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e spirituali del singolo la situazione si fa ancora più delicata. Lo scopo dell’evento è fornire ai partecipanti degli elementi concreti che consentano di affrontare con competenza le situazioni più difficili legati alla decisione ed alla proposta di questo particolare intervento di cura.
La metodologia didattica si articola in 3 momenti:
- la presentazione, da parte di un medico e di un infermiere dell’équipe, del caso clinico che nell’ultimo anno ha presentato le maggiori difficoltà di gestione della sedazione palliativa
- L’analisi critica, da parte di esperti, delle procedure adottate da parte dell’équipe per far fronte alla complessità con riferimento alle indicazioni di buona pratica clinica della Società Italiana di Cure Palliative e dei protocolli clinici elaborati ad hoc in occasione delle procedure di accreditamento dell’hospice al SSR
Una discussione corale su problematiche analoghe vissute dai partecipanti all’evento.